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La gestione e l’installazione di sistemi di sicurezza — come impianti antintrusione, videosorveglianza, accessi controllati — non sono attività che possono essere svolte liberamente o in modo improvvisato. In Italia esiste un quadro normativo complesso che disciplina sia la progettazione, l’installazione, l’esercizio che la manutenzione di questi impianti, con l’obiettivo di garantire efficacia, sicurezza e rispetto della legalità.

Per un istituto di vigilanza privato come Fidelity and Security S.r.l., conoscere queste normative è essenziale per offrire un servizio professionale, conforme e affidabile.

Perché è importante conoscere le normative

Quando un’azienda o un privato decide di dotarsi di un sistema di sicurezza, affronta una serie di responsabilità. Non basta “mettere telecamere e sensori”: i dispositivi devono essere installati da imprese abilitate, progettati correttamente, gestiti nel rispetto delle leggi sulla privacy e manutenuti con regolare protocollo. Una non conformità può comportare sanzioni amministrative, civili e penali, oltre a compromettere la validità dell’assicurazione.

Fidelity and Security, autorizzata dalla Prefettura e certificata secondo il D.M. 115/2014, interpreta questo impegno non solo come obbligo normativo, ma come valore aggiunto per il cliente: offrire servizi di vigilanza e sistemi di sicurezza che rispettino in pieno le normative vigenti.

Le principali normative tecniche ed installative

Tra le normative italiane fondamentali per i sistemi di sicurezza vi sono:

  • Il Decreto Ministeriale 37/2008, che stabilisce che gli impianti elettronici di sicurezza (antintrusione, videosorveglianza, controllo accessi) rientrano tra gli “impianti elettronici in genere” e devono essere installati da imprese abilitate e soddisfare requisiti tecnico-professionali specifici.
  • Le norme tecniche di riferimento come la CEI 79‑3:2024 che definisce prescrizioni per “impianti intrusione e rapina”, con modalità di progettazione, installazione, verifica e manutenzione.
  • Le leggi e regolamenti sul trattamento dei dati personali e sulla videosorveglianza: ad esempio il Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) e le disposizioni del Garante per la protezione dei dati personali in materia di videosorveglianza nei luoghi di lavoro.

Queste normative richiedono che l’installazione di un sistema di sicurezza sia preceduta da un progetto, che l’installatore sia qualificato, che vengano effettuate verifiche di conformità e che la gestione dei dati raccolti rispetti i principi di necessità, proporzionalità e trasparenza.

Fasi operative: installazione, gestione e manutenzione

Un approccio conforma alla normativa prevede tre fasi fondamentali:

1. Progettazione e installazione
Prima di installare un impianto, deve essere realizzato un elaborato progettuale da parte di una figura abilitata che tenga conto della valutazione del rischio, delle caratteristiche del sito e delle esigenze di sicurezza. La CEI 79-3:2024 richiede esplicitamente un’analisi del rischio e la definizione del livello prestazionale dell’impianto. L’impresa installatrice deve essere abilitata secondo il DM 37/2008.

2. Gestione e esercizio
Una volta installato, il sistema deve essere gestito secondo procedure documentate. Nel caso della videosorveglianza, ad esempio, è necessario rispettare gli obblighi del GDPR, predisporre informative, e eventualmente valutare l’impatto sulla privacy (DPIA) se previsto.

3. Manutenzione e verifica
La normativa CEI 79-3:2024 dedica ampio spazio alla manutenzione, ai controlli periodici, alla sostituzione di componenti e alla verifica del corretto funzionamento dell’impianto. Una manutenzione programmata permette di garantire che il sistema continui a operare efficacemente e in conformità alle specifiche progettuali.

Se desideri valutare il nuovo sistema di sicurezza per la tua azienda o la tua proprietà, contatta Fidelity and Security: ti forniremo una consulenza puntuale, un progetto conforme e un servizio completo di vigilanza integrata.